Automazione, parte terza: misura f.e.m.

La misura della forza elettromotrice è fondamentale per applicazioni quali il controllo del CED. Questioni strettamente connesse sono la gestione degli UPS ed il controllo di eccesso di calore nnell’ambiente.

Cominciamo utilizzando un accoppiatore ottico a doppio led che facciamo lavorare a pochi mA. Il produttore è Avago, il modello ACPL-824, che in questo contesto utilizziamo a metà.

Il funzionamento verso la soglia minima permette di non generare calore e proveremo essere sufficiente ai nostri fini.

In entrata sono collegate due o meglio quattro resistenze a film metallico, per ridurre i picchi di linea. Non usiamo condensatori di livellamento in uscita al fine di eseguire misure puntuali direttamente con il pin di entrata analogica.

Colleghiamo il collettore ai +5V e l’emettitore verso massa con una resistenza.

Fissati i valori opportuni abbiamo ottenuto il modulo di una sinusoide con picco sotto 1.5V DC, che andremo a campionare.

E’ indispendabile un piccolo oscilloscopio. Abbiamo utilizzato l’ottimo, per queste problematiche, Seeedstudio DSO Nano.

Sono da fissare il numero di misure da fare, la determinazione del massimo, quindi il calcolo diretto del valore medio moltiplicando per l’inverso della radice di due.

I test attualmente in corso mostrano stabilità e buon funzionamento.

La collocazione attuale del ACPL824 con resistenze è in una presa elettrica ed il cavo per il segnale da misurare è il cavo utilizzato per i sistemi di allarme, schermato con due cavi per l’alimentazione, nel nostro caso massa e +5VDC, e due cavi per i segnali, nel nostro caso un solo cavo. Procederemo con test di affidabilità e stabilità della lettura da Arduino con un cavi anche piuttosto lunghi.