Per la Storia della Fisica.

Abbiamo visto come la materia emerga dal concepire lo spazio non omogeneo. Un sottoinsieme dello spazio privo di materia si dice vuoto. Grande questione è rappresentare la distribuzione di materia nello spazio, ovvero gli schemi dei corpi materiali. Si introduca, mediante l’espediente dell’indefinitamente lontano,  la possibilità di esistenza di riferimenti fissi per la descrizione dei moti.
Proprietà primitiva, ovvero vera senza dimostrazione, è che materia attiri materia.

Quindi si enunci il principio, detto d’inerzia, che un corpo, in assenza di forze e rispetto un sistema di riferimento inerziale, continui indefinitamente nel suo stato di quiete  a velocità costante.

Asserire che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale, in intensità, e verso opposto, significa argomentare in termni di forze ed intuire una sottile verità.

Se aggiungiamo lo speciale legame tra forza ed accelerazione, direttamente proporzionale, ovvero l’una un numero volte l’altra, concludiamo quei tre principi che cambiarono realmente la storia umana.

Nacque la scienza moderna, la formidabile tripletta è confrontabile, banalizzando, ad una triplice vincita alla lotteria nazionale.

I tempi erano maturi, ma Newton fu l’unico grande di quest’opera, che cambiò la storia dell’uomo.

Con Newton nacque la meccanica moderna, e con essa la tecnologia che raggiungerà i livelli attuali.

Egli fu il gigante del periodo.

Galileo non è confrontabile a Newton. Fu sicuramente una figura importante dei tempi, ma non marcò la nascita della scienza moderna, in particolare della meccanica, nella accezione ancora in uso.

E’ facile confondere l’importanza dei due personaggi storici, quindi ritengo opportuno provare a ripristinare la verità.

Affronteremo casi concreti.