Archivi categoria: Ubuntu

Installazione del browser web Google Chrome con Ubuntu

Scaricare l’ultima versione del browser Chrome.

Ricordiamo di prestare attenzione se il sistema operativo è 32 o 64 bit. Nel caso di Ubuntu 64 bit, scegliere di scaricare 64 bit .deb (Per Debian/Ubuntu).

Per determinare se il sistema operativo è a 32 o a 64 bit, utilizzare da terminale (CTRL ALT t)  il comando uname -a.

Se la stringa che compare termina con x86_64 GNU/Linux allora il sistema operativo è a 64-bit.

Per installare Chrome, da terminale acquisire i pribvilegi di amministratore (root) mediante il comando su seguito da invio e password di root.Il pacchetto scaricato è collocato nella cartella Scaricati quindi per installarlo utilizzare il programma dpkg che installa pacchetti nel formato Debian:
dpkg   -i    Scaricati/google-chrome-stable_current_amd64.deb

Nel caso che si presentino errori per pacchetti danneggiati, bisogna prima correggere questi errori, per esempio invocando, sempre da termianle con i privilegi di root, il programma di gestione pacchetti synaptic .

Il menu modifica prevede l’opzione Ripara i pacchetti danneggiati. Procedere premendo applica.

pcDuino scheda ARM con compatibilità Arduino

PcDuino è una scheda ARM Cortex A8 con 1GB RAM, 2GB Flash e circa 10W di consumo massimo.

Permette l’esecuzione di Ubuntu 12.10 o Android e propone il bus Arduino in simulazione, permettendo quindi di utilizzare forse gran parte delle schede elettroniche nello standard Arduino esistenti nel mercato.

Il prezzo è nettamente superiore della RaspBerry PI, che però non permette di utilizzare l’elettronica Arduino.

Comunque entrambi sono troppo deboli e con criticità nello storage, per esempio non gestiscono un canale SATA e caricano il file system su una microSD, da non entrare nel mondo dei microserver.

Dimensions: 125mm X 52mm

Features:

  • 1GHz ARM Cortex A8 CPU
  • GPU: OpenGL ES2.0, OpenVG 1.1 Mali 400 core
  • 1GB DRAM
  • Onboard Storage: 2GB Flash, microSD card (TF) slot for up to 32GB
  • Arduino-Style Peripheral Headers (Adapter Needed for Shield Form-Factor)
  • HDMI Video Output
  • Linux3.0 + Ubuntu12.10 Supported
  • 0.1″ Spaced GPIO Headers
  • RJ45 Ethernet Connection
  • Power Requirements: 2A @ 5VDC
  • API to access the following interfaces: UART, ADC,PWM,GPIO, I2C

HP sceglie il modello Calxeda per i server di nuova generazione basati sulla piattaforma ARM

Calxeda ha perfezionato la tecnologia ARM-based EnergyCore server-on-a-chip (SoC) che sta diventando  un riferimento per i server di nuova generazione. HP è intenzionata ad adottare questi standard.

Ubuntu Server per ARM è la piattaforma di riferimento per questi nuovi server.

La nuova frontiera vede schenari quali 48 server nodes in un 2U chassis con consumi incredibilmente bassi:  5W per quad-core ARM node contro i 75/95W attuali.

AMD prevede la commercializzazione di CPU AMD 64 bit A53 e A57 per l’inizio del 2014.
Per approfondire l’argomento si veda http://www.anandtech.com/show/6757/calxedas-arm-server-tested

Ubuntu 13.04 è disponibile.

Abbiamo già avviato test in ambito desktop 64 bit fascia bulldozer che 32 bit fascia atom. I test sono stettamente orientati all’utilizzo in azienda mediante personale privo di particolare addestramento. La principale valutazione incrocia facilità d’uso con stabilità del sistema. L’apertura verso altri ambienti è ottenuta con semplice virtualizzazione mediante software in repository, ovvero che non precluda aggiornamenti.

Valutiamo Ubuntu Server 64 bit con hardware Opteron. In particolare abbiamo avviato un percorso di test basato su Python ed OpenERP.

Odroid U2 con Ubuntu 12.10, innovative schede ARM.

Le schede Odroid-U2 utilizzano le nuove CPU ARM di SAMSUNG Exynos 4412.

Sono CPU ARM Cotex-A9 1.7GHz 4 core affiancate da GPU con uscita HDMI ed audio digitale.

Samsung usa Exynos nel Galaxy S3.

Le schede hanno le dimensioni di base inferori alle dimensioni di una carta di credito, i consumi inferiori a 10W e la potenza confrontabile a quella di un notebook.

Sono veri e propri computer completi con scheda video e scehda di rete.

Il sistema operativo a corredo è Ubuntu 12.10.

Virtualizzazione con Ubuntu

La creazione di sistemi operativi virtuali con Ubuntu è a portata di tutti.

Infatti la distribuzione si prende in carico di compilare ed aggiornare tutti i moduli kernel e i programmi necessari per virtualizzare, per esempio, con Oracle VirtualBox, sia OSE, Open Source Edition, che nella versione a sorgente chiusa ma comunque free.
Inizialmente si può utilizzare Ubuntu Desktop per avere il desktop grafico pronto all’uso. Ricordiamo di rimuovere il network-manager in caso di utilizzi tipo “server”.

Utilizzando per esempio l’installatore di pacchetti Synaptic, sempre con i privilegi di root, ovvero premere simultaneamente i tasti Control ALt T per aprire un terminale, digitare sudo synaptic, cercando virtualbox si trovano le due sequenze: virtualbox, che è la versione a sorgenti chiuse, e virtualbox-ose che è quella open source edition.

In alternativa, dalla finestra terminale, digitare convermando sudo apt-get install virtualbox.

Se si utilizza Ubuntu Server allora conviene l’installazione “senza grafica”, ovvero headless, utilizzare un harware adeguato, possibilmente con doppio disco in RAID 1, e prevedere ampio spazio disco libero per il grande impegno in termini di spazio degli snapshot. Converrebbe allocare staticamente lo spazio disco per evitare la frammentazione.

Il sistema Ubuntu, preferibilmente LTS,  può essere aggiornato, mediante la squenza apt-get update e apt-get upgrade,  senza inficiare il funzionamento dei dispositivi virtuali. Ma nei sistemi in produzione suggeriamo di non applicare aggiornamenti, salvo in casi di reali necessità. In questo caso provvedere a realizzare un’esportazione. Ricordiamo di muovere alcune esportazioni in memorie esterne, per esempio dischi tradizioneli capaci in contenitori USB3.

In epoca di crisi la soluzione precedente abbatte i costi di soluzioni di virtualizzazione commerciali.